Tantissime volte, quando parlo della mia professione, mi trovo a dover spiegare cosa vuol dire essere “una posturologa”.
Nell’immaginario comune posturologia e postura risultano sinonimi, allo stesso modo si pensa che il posturologo sia lo specialista della postura.
In realtà questo non è corretto.
Come spiego in maniera più dettagliata nell’articolo del blog…..
La postura si occupa della forma del corpo e dell’organizzazione dei segmenti corporei nello spazio. Segue alcuni criteri generali perché possa essere identificata come buona o cattiva postura.
La posturologia si concentra su come il cervello elabora le informazioni in arrivo dai vari recettori (piede, occhio, muscoli, equilibrio…).
Ne consegue che i posturologi siano degli specialisti in posturologia.
Il posturologo analizza, manipola le informazioni sensoriali e non quelle meccaniche
Il ruolo del posturologo è quello di correggere le disfunzioni sensoriali e percettive che mettono in crisi l’intero sistema, alterando anche la postura.
La cattiva postura è solo un sintomo causato dal mal funzionamento di quello che viene definito Sistema Posturale Fine.
Il compito dell’esperto in posturologia è quello di agire sulla causa del problema e quindi prenderà in analisi le informazioni sensoriali e le eventuali manipolazione e stimolazioni non saranno di tipo meccanico, ma percettive.
I posturologi sono dei professionisti che hanno frequentato un master universitario in posturologia.
L’obiettivo del master è quello di formare, in maniera trasversale, figure professionali che abbiano come obiettivo il miglioramento dello stato di salute delle persone, occupandosi del sistema posturale fine (SPF) e della sindrome da deficit posturale (SDP).
Essendo il sistema posturale fine un insieme funzionale di strutture integrate che lavorano in sinergia, che si compensano e si influenzano tra loro, anche l’approccio valutativo e rieducativo necessita l’integrazione di metodiche riabilitative differenti.
Proprio per questo motivo il master di specializzazione in posturologia prevede come requisiti di accesso una laurea universitaria di diversi ambiti disciplinari:
scienze motorie e sportive; professioni sanitarie (fisioterapia, podologia, infermieristica, ostetricia); medicina, osteopatia.
Soggetti che lamentano dolori di varia entità, ma che non riescono a risolverle in maniera definitiva con le terapie tradizionali.
Le problematiche più comuni che uno specialista posturologo si trova a trattare sono:
mal di schiena;
cefalea;
perdite dell’equilibrio;
stanchezza cronica e inspiegabili;
dolori muscolari e ossei.
Uno volta rivelata la sintomatologia da parte dei soggetti, il posturologo dovrà Interpretare, valutare, approfondire gli elementi essenziali del sistema posturale.
Il suo obiettivo sarà quello di trovare le cause dei compensi che generano sofferenza e di adottare strategie di riprogrammazione propriocettiva finalizzate a migliorare il funzionamento dei recettori.
Si tratta di uno specialista che analizza tutte le aree specifiche della sindrome da deficit posturale, senza soffermarsi sul sintomo che in realtà è solo un campanello d’allarme.
Attraverso una serie di test vengono analizzati i riflessi posturali e si cerca di inquadrare la tipologia del soggetto in esame, senza però soffermarsi solo sul dolore.